Appena tornata a casa dall’esperienza ad Adria, ho subito iniziato le pratiche per la patente. Mio fratello Daniele qualche anno prima era un altrettanto appassionato motociclista… prima ancora lo fu mio padre Attilio detto il “Panzer”, allego testimonianza:

Di questa tramandata passione, era rimasta una Honda CB 500 del 1994. Mio fratello ci ha girato tantissimo, per poi lasciarla per anni in garage. In quella Honda è rimasto il suo cuore e non ha mai avuto voglia di darla via. Stava lì…aspettando, chissà, forse proprio la sorella più piccola. Con un misto di dolore e tenerezza, me l’ha gentilmente ceduta, anzi, ci tiene a dirlo PRESTATA, affinché io potessi avere un mezzo con cui imparare.
Era sporca, sotto un telo impolverato, piena di ragnatele, ruggine e impronte di zampine di topi. Ma, ragazzi, metto la batteria e nuova e in tre seconda lei si accende. Io e mio fratello ci stavamo per commuovere! Comincio a spendere due soldini per rimetterla in moto.



Su quella moto ho fatto i miei primi km, le mie prime cadute, le mie prime curve, i miei primi tornanti, i miei primi viaggi. Su quella moto, soprattutto, ho incontrato tanti motociclisti e motocicliste. Su quella moto ho conosciuto un gruppo di motocicliste marchigiane Le Sibille, che nel 2017 è diventato il primo motoclub FMI in Italia tutto al femminile. Quel motoclub oggi non esiste più, ma da quell’esperienza sono derivate tante esperienze.

